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17/09/2020 di Sinasfa
Test sierologici vaccini e farmacisti collaboratori.

 

E' bastata la pubblicazione di un corso Fad (1) che rilasciasse un attestato di “farmacista vaccinatore” per creare preoccupazione irritazione e sconcerto in molti colleghi che ci hanno contattati per esternarci le loro perplessità.

Chiariamo subito che irritazione preoccupazione e sconcerto sono dovute non solo ad una serie di riflessioni professionali sull'opportunità o meno (se le norme lo avessero consentito) di fare vaccinazioni e test sierologici in farmacia, ma anche e sopratutto al fatto che nonostante il contratto sia scaduto da ben otto anni, si parli ancora di affidare ulteriori mansioni al farmacista collaboratore in aggiunta ad altre che già svolge che non sono nemmeno previste dall’attuale contratto siglato nel 2009.

Tutti noi desideriamo valorizzare la figura del farmacista ampliare le nostre conoscenze e le nostre potenzialità, ma sono percorsi che devono essere concordati decisi e programmati tra Università, Istituzioni, rappresentanti di categoria, sindacati e a seconda dei casi anche con i rappresentanti delle altre professioni sanitarie onde evitare che si perda soltanto tempo inutilmente.

Il primo passo che si potrebbe fare per sottolineare l'autorevolezza del ruolo, visti i compiti che si chiedono al farmacista collaboratore e considerando che siamo collocati con pieno diritto nelle Professioni Sanitarie (2), è quello di spostare il CCNL delle farmacie private dal comparto "Commercio Turismo e Servizi" a quello della “Sanità”.

Sinasfa ha ritenuto utile fare una sorta di vademecum che sarà aggiornato man mano che ci saranno modifiche normative o novità sostanziali.

Il Farmacista Vaccinatore.

Rassicuriamo i tanti colleghi che ci hanno contatti preoccupati di dover fare le vaccinazioni in farmacia. In realtà la certezza che il farmacista non potesse somministrare il vaccino non è mai stata messa in discussione perché non esiste ad oggi nessuna normativa che lo consente.

A far nascere ai colleghi il dubbio, per quanto da loro riferito, oltre al rilascio a fine corso dell'attestato di farmacista vaccinatore è stata la frase “noi farmacisti dovremo farci trovare pronti all'appuntamento e avere già arricchito le nostre competenze professionali per questa nuova mansione che ci sarà richiesta.” Interpretando il “che ci sarà richiesta” come se fosse scontato che sarebbero state approvate norme di legge che avrebbero consentito al farmacista collaboratore di fare le vaccinazioni in farmacia.

A tal proposito non possiamo non menzionare anche che tra gli emendamenti presentati al DL Semplificazioni che sono stati tutti bocciati (3), uno in particolare riguardava questo argomento ed è stato presentato da un parlamentare farmacista. (4) L' emendamento, avrebbe consentito «per l’anno 2020 la somministrazione di vaccini nelle farmacie aperte al pubblico, sotto la supervisione di medici assistiti da infermieri o da personale sanitario opportunamente formato»;

Sinasfa ritiene importante portare a vostra conoscenza i pareri dei presidenti delle Federazioni Nazionali dei medici e dei biologi perché siamo fermamente convinti che se bisogna proiettare la figura del farmacista in un' ottica diversa di maggior collaborazione e integrazione con le altre Professioni Sanitarie, è giusto conoscere le loro posizioni e sopratutto i motivi per cui sono contrari alla figura del farmacista vaccinatore o a consentire di effettuare i test sierologici in farmacia.

Riteniamo che solo in questo modo si possa sviluppare un dibattito costruttivo nel pieno rispetto di quelle che sono le prerogative di ogni professione e delle possibili forme di collaborazione unicamente nell'interesse dei cittadini che siamo certi auspicherebbero che tutte le componenti del SSN interagissero tra loro creando un modello assistenziale più rapido ed efficace.

Il parere del presidente della Federazione Nazionale dell'Ordine dei Medici dott. Filippo Anelli.

"Netta contrarietà" alla figura del farmacista vaccinatore, alla quale e' dedicato un doppio corso ECM a cura della società scientifica Utifar, e' espressa dal Presidente della FNOMCeO, Filippo Anelli. "Non basta un corso on line per diventare medici - spiega -. Le competenze acquisite dal farmacista durante il percorso di studi sono certamente, tra le altre, quelle relative alla composizione, alla farmacologia, alla farmacocinetica e farmacodinamica dei farmaci e dei vaccini. Non sono, in alcun modo, ne' quelle relative all'inoculazione, ne' tantomeno quelle dell'anamnesi, della diagnosi, della valutazione dello stato di salute, della prescrizione, dell'individuazione e gestione di eventuali effetti collaterali. E sono, queste, competenze che si acquisiscono in anni di studi, non certo con un certificato al termine di un corso ECM, per quanto qualificati siano i docenti e gli organizzatori. I farmacisti sono i professionisti del farmaco: non si capisce perché non puntino sulla loro professione, anziché attribuirsi competenze che sono già in capo agli infermieri e ai medici". (5)

 

Test sierologici in farmacia

Anche per i test sierologici, al momento non è possibile farli in farmacia, perché mancano ancora gli elenchi dei test sierologici validati dall'Istituto Superiore di Sanità e dal Comitato Tecnico-Scientifico e le modalità di svolgimento e di trasmissione dei dati da concordare con le autorità sanitarie. (6)

Dobbiamo attendere linee guida da seguire sempre nel caso in cui si riuscisse a superare la contrarietà dei medici e dei biologi che non sono per nulla d'accordo che si effettuino questi test nelle farmacie.

Il parere del Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo), Filippo Anelli. (7)

Non condividiamo l’idea che i test sierologici per Covid-19 possano essere autosomministrati. Nell’attuale contesto epidemiologico, l’indicazione dovrebbe rimanere nella disponibilità del medico”.La prescrizione di questi test deve, infatti, essere correlata con il quadro clinico, e questo compete al medico – spiega -. Inoltre, l’esito del test è, per il medico, utile indicatore sia per una diagnosi differenziale, sia per una successiva prescrizione del tampone, sia per mettere in campo tutte le necessarie procedure per il tracciamento dei casi e dei contatti. Siamo quindi fortemente perplessi su un’autoanalisi, che rischierebbe di falsare il quadro epidemiologico della Covid-19”.“I test sierologici, se fatti su larga scala e con modalità di screening, possono infatti essere un utile indicatore epidemiologico per stabilire, ad esempio, il tasso di letalità – conclude -. La gestione da parte del medico permette inoltre l’individuazione e il controllo dei focolai. L’autoanalisi, con successiva auto-diagnosi, al contrario, potrebbe inoltre dare al paziente un senso di falsa sicurezza, inducendolo a trascurare i successivi approfondimenti o le precauzioni per evitare di diffondere il contagio”. 
 

Le dichiarazioni del Presidente dell'Ordine Nazionale dei Biologi Vincenzo D'Anna (8)

“Scelta inopportuna e illegittima. Pronti a manifestazioni di protesta” “E’ inopportuno, oltre che scorretto ed illegittimo, assegnare l’esecuzione dei test anti-Covid alle farmacie, divenute ormai contenitore di ogni pratica sanitaria a svantaggio di categorie che pure ne avrebbero più titoli e meriti”. Lo dichiara, in una nota, il senatore Vincenzo D’Anna, presidente dell’Ordine nazionale dei Biologi, dicendosi pronto a “diffidare il governo dal porre in pratica tale intendimento” e ad “impugnare tutti gli atti amministrativi e normativi eventualmente adottati e che dovessero consentire, nelle farmacia, attività che sono, invece, proprie del laboratorio di analisi cliniche, dei Biologi e dei medici laboratoristi”. Per D’Anna: “Fermo restando la scarsa attendibilità di questi test rapidi, escludere i laboratori da tali pratiche (laboratori che, lo ricordiamo, per eseguire i test per il coronavirus, sono chiamati ad eseguire, obbligatoriamente per legge, controlli di qualità interni ed esterni), significa voler relegare l’esecuzione di quel tipo di esami, nello sgabuzzino o nel retrobottega delle farmacie”. .......  “E’ solo il caso di ricordare che nelle farmacie già si perpetra la violazione della norma che stabilisce la possibilità di poter effettuare l’autodiagnosi con l’uso di test rapidi, destinata però solo ai cittadini non autosufficienti e che invece, aggirata in maniera surrettizia, viene estesa a tutti con l’illegittimo aumento del numero dei test eseguiti” conclude D’Anna. 

 

Considerando il drammatico momento che stiamo vivendo, e la pericolosità di questa seconda ondata che potrebbe rivelarsi molto più drammatica della prima, sia come farmacisti che come cittadini non possiamo non essere d'accordo con le dichiarazioni sopra riportate. In questomomento secondo noi ognuno deve svolgere soltanto e al meglio possibile la professione per cui è stato formato. Come cittadini riteniamo che ci debba essere una tracciabilità certa per chi effettua il test e un soggetto che risultasse positivo deve essere subito preso in carico dalle autorità sanitarie affinché faccia i controlli del caso e sopratutto non rischi di innescare un focolaio che potrebbe avere delle tragiche conseguenze come ben sappiamo.

In base alle norme di legge ad oggi, non è possibile per un cittadino fare anche a sue spese un test sierologico senza che ci sia una identificazione e una tracciabilità, data la necessità di monitoraggio dell'espansione del virus Covid-19. Il ministero infatti li riconosce come strumenti indispensabili per fini di ricerca e per una valutazione in termini epidemiologici anche se non come mezzo diagnostico, perché l'unico strumento idoneo in tal senso è il tampone molecolare - tampone orofaringeo. Circolare n. 0009774 3/4/2020 (9) e n. 0016106 del 9/5/2020 (10) Ministero della salute.

Nel Lazio (11) in Emilia Romagna (12) e in Toscana (13) serve la ricetta del medico per poter fare il test sierologico privatamente in laboratori certificati mentre ad esempio in Lombardia (14) non è richiesta ma il referto positivo al test sierologico deve essere comunicato alla ATS di residenza del soggetto, attraverso gli appositi flussi predisposti secondo specifiche indicazioni regionali.

Le sole eccezioni, almeno ad oggi, che hanno consentito o consentiranno alle farmacie di effettuare i test sierologici si sono registrate in Alto Adige dove 119 farmacie con modalità concordate hanno effettuati i test nell'ambito di un progetto regionale su insegnanti e personale scolastico non docente (15) e a breve ciò sarà possibile anche per il personale docente e non docente nonché per gli alunni e le loro famiglie delle scuole dell'Emilia Romagna, che potranno effettuare il test gratuitamente nelle farmacie non appena sarà definita la fase che riguarda la trasmissione dell'esito del test dalle farmacie alla Regione.(16)

Giusto per conoscenza professionale e per farvi rendere conto di ciò che implica l'effettuazione di un test sierologico, vi alleghiamo quello che è l 'iter di un cittadino della Regione Lazio al quale il medico decide di far fare un test sierologico in un laboratorio e che poi risulta positivo.

1. deve sottoporre obbligatoriamente all’utente il consenso informato (Allegato 2) per l’utilizzo dei dati ai fini di sanità pubblica: la ricezione del consenso informato sottoscritto dall’utente è condizione propedeutica indispensabile per l’esecuzione del test; 2. deve obbligatoriamente, in fase di accettazione, inserire sul proprio sistema l’Identificativo Individuale (Codice Fiscale, STP/ENI, TEAM), al fine di identificare in maniera certa il soggetto; 3. deve esporre con chiarezza al pubblico: a) l’informativa che l’indagine avviene secondo i criteri approvati a livello regionale con Delibera di Giunta Regionale 209/2020, che prevede il solo ricorso alla ricerca delle IgG anti-SARS-CoV-2; b) la tariffa praticata per il test per la determinazione di IgG in raffronto al valore indicato a livello regionale1 , pari a euro 15,23 (di cui euro 2,58 relativi al prelievo), la cui applicazione sarà obbligatoria per i laboratori abilitati delle strutture pubbliche; 4. provvede a fornire all’utente le credenziali per il ritiro del referto on line e comunica che, in caso di esito positivo dell’esame, questi dovrà obbligatoriamente e tempestivamente contattare il proprio medico di medicina generale; 5. il referto, in caso di esito positivo dell’esame, deve riportare la seguente procedura: 1. l’obbligo di informare tempestivamente dell’esito positivo del test il proprio Medico di Medicina Generale che provvede a prescrivere, attraverso ricetta dematerializzata, il tampone naso/orofaringeo; 2. l’obbligo di rispettare da subito le norme legate al distanziamento sociale, anche all’interno della propria abitazione; 3. l’obbligo di recarsi da solo, a partire dal giorno successivo alla prescrizione ed entro 48 ore dalla stessa, dotato della stessa prescrizione e della tessera sanitaria, con mezzo autonomi, presso una delle sedi “drive in” (Allegato 3) presenti sul territorio della propria ASL di residenza – che saranno aperte al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 18,00 e il sabato dalle 9,00 alle 14,00 – per l’esecuzione del tampone; nel caso che l’utente necessiti di essere accompagnato, dovranno essere rispettate le misure di distanziamento nell’abitacolo; 4. l’obbligo di rimanere presso la propria abitazione in attesa del risultato del test molecolare e delle eventuali valutazioni da parte del SISP e del proprio Medico di Medicina Generale/Pediatra di Libera Scelta. 6. deve obbligatoriamente trasmettere alla piattaforma regionale, almeno una volta al giorno, le informazioni per tutti gli esami svolti, secondo il tracciato record riportato nell’allegato D di cui alle note regionali 0396317 del 04/05/2020 e 0400571 del 5 maggio 2020. Nel caso in cui i laboratori di analisi abilitati non fossero in possesso delle credenziali di accesso alla piattaforma regionale, è necessario farne formale richiesta all’indirizzo email: lab_covid@regione.lazio.it, indicando il Codice Fiscale del referente tecnico incaricato con i relativi recapiti (email aziendale e telefono). L’utente, in caso di risposta positiva al test sierologico, deve seguire le seguenti indicazioni:

1. informare tempestivamente dell’esito positivo del test il proprio Medico di Medicina Generale che provvede a prescrivere, attraverso ricetta dematerializzata, il tampone naso/orofaringeo oltre al Medico competente in caso di indagine svolta all’interno della sorveglianza sanitaria; 2. rispettare da subito le norme legate al distanziamento sociale, anche all’interno della propria abitazione; 3. recarsi da solo, a partire dal giorno successivo alla prescrizione ed entro 48 ore dalla stessa, dotato della stessa prescrizione e della tessera sanitaria, con mezzo autonomi, presso una delle sedi “drive in” (Allegato 3) presenti sul territorio della propria ASL di residenza – che saranno aperte al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 18,00 e il sabato dalle 9,00 alle 14,00 – per l’esecuzione del tampone; nel caso che l’utente necessiti di essere accompagnato, dovranno essere rispettate le misure di distanziamento nell’abitacolo; 4. rimanere presso la propria abitazione in attesa del risultato del test molecolare e delle eventuali valutazioni da parte del SISP e del proprio Medico di Medicina Generale/Pediatra di Libera Scelta.Il Medico di Medicina Generale/Pediatra di Libera Scelta in caso di sospetto COVID-19 o di assistito con esito positivo del test sierologico: 1. procede alla segnalazione di sospetto al SISP territorialmente competente secondo le modalità definite a livello regionale; nel contempo provvede anche a segnalare il caso, via telefono, al SISP medesimo; 2. prescrive, attraverso ricetta dematerializzata, il tampone naso/orofaringeo per la ricerca di SARS-CoV-2, inserendo il codice di esenzione 5G1; 3. invia la prescrizione per e-mail all’utente e al SISP territorialmente competente; 4. comunica all’utente le sedi dei “drive in” della ASL di residenza dove dovrà recarsi per effettuare il tampone naso/orofaringeo, a partire dal giorno successivo ed entro 48h dall’emissione della prescrizione, munito di tessera sanitaria e numero NRE della prescrizione stessa; 5. se necessario, provvede al rilascio della certificazione di malattia. La ASL di residenza prende in carico la persona per l’effettuazione del tampone naso/orofaringeo presso il “drive-in” individuato: 1. nel “drive in” devono essere presenti almeno un operatore sanitario deputato alla esecuzione del tampone naso/orofaringeo e un operatore incaricato alla registrazione dei dati attraverso Il Medico di Medicina Generale/Pediatra di Libera Scelta in caso di sospetto COVID-19 o di assistito con esito positivo del test sierologico: 1. procede alla segnalazione di sospetto al SISP territorialmente competente secondo le modalità definite a livello regionale; nel contempo provvede anche a segnalare il caso, via telefono, al SISP medesimo; 2. prescrive, attraverso ricetta dematerializzata, il tampone naso/orofaringeo per la ricerca di SARS-CoV-2, inserendo il codice di esenzione 5G1; 3. invia la prescrizione per e-mail all’utente e al SISP territorialmente competente; 4. comunica all’utente le sedi dei “drive in” della ASL di residenza dove dovrà recarsi per effettuare il tampone naso/orofaringeo, a partire dal giorno successivo ed entro 48h dall’emissione della prescrizione, munito di tessera sanitaria e numero NRE della prescrizione stessa; 5. se necessario, provvede al rilascio della certificazione di malattia. La ASL di residenza prende in carico la persona per l’effettuazione del tampone naso/orofaringeo presso il “drive-in” individuato: 1. nel “drive in” devono essere presenti almeno un operatore sanitario deputato alla esecuzione del tampone naso/orofaringeo e un operatore incaricato alla registrazione dei dati attraverso il sistema di prenotazione regionale ReCUP come da circolare U0396317 del 4 maggio 2020. La postazione deve essere dotata di pc, collegamento a internet e stampante; 2. al momento dell’accettazione al “drive in”, l’utente fornisce il NRE della ricetta e la propria tessera sanitaria; 3. l’operatore incaricato inserisce, sulla piattaforma ReCUP – COVID-19 dedicata, i dati e stampa il modulo della richiesta e le credenziali ESCAPE per il ritiro on line del referto da parte del cittadino; 4. una volta terminato il caricamento della richiesta, si procede alla stampa della ricevuta comprensiva del codice a barre identificativo della richiesta stessa, che verrà applicato al campione prelevato e verrà consegnato al Laboratorio di Analisi di riferimento che procederà all’accettazione sul proprio Laboratory Information System (LIS); 5. il tampone deve essere eseguito secondo la procedura regionale inviata con nota regionale 0218196 del 11-03-2020, Allegato B. In particolare si evidenzia che, in nessun caso, i tamponi vanno conservati a secco oppure introdotti nei preparati per microbiologia e devono essere mantenuti refrigerati (+4-8°C) fino all’invio al laboratorio di riferimento della rete CoroNET. Il laboratorio di riferimento della rete CoroNET provvede alla processazione del test e all’alimentazione della piattaforma COVID-19, come da indicazioni riportate nella sezione 1 della nota U0396317 del 4 maggio 2020. (11)

 

 

Qualsiasi esame fate ricordatevi che il farmacista non deve avere alcun contatto con il sangue, il dito per qualsiasi tipo di esame se lo deve pungere il cliente e deve essere lui a mettere il sangue sul dispositivo in esame. In farmacia è possibile fare solo autoanalisi. Legge n. 69 del 18/06/2009 (17) il decreto 16/12/2010 (18).

La possibilità di pungersi con un ago infetto esiste sempre, e nessuno vi garantisce che non possa succedere con un soggetto affetto ad esempio da epatite o da HIV.

Rispettate e chiedete che vengano rispettate tutte le norme attuali sulla sicurezza (19) dal distanziamento alle mascherine, e che venga aggiornato il DVR.

Oltre a questo vademecum, Sinasfa consiglia a tutti i colleghi, nel caso avessero dei dubbi se possono o meno fare cose che gli vengono richieste, di porre il quesito al proprio Ordine dei Farmacisti utilizzando la PEC e indirizzando la richiesta direttamente al Presidente dell'Ordine.

In questo modo potranno avere una risposta certificata da sottoporre a chi magari ha male interpretato delle norme.

Sinasfa è ovviamente a disposizione dei propri iscritti con i suoi servizi legali nel caso in cui i colleghi ritenessero di averne bisogno.

 

(1) https://www.utifar.it/index.php?id=125

(2) http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=91&area=professioni-sanitarie&menu=vuoto

(3)http://www.fpress.it/attualita/dl-semplificazioni-saltati-gli-emendamenti-su-vaccinazione-in-farmacia-e-incompatibilita/

(4) https://www.federfarma.it/Edicola/Filodiretto/VediNotizia.aspx?id=21623

(5) https://portale.fnomceo.it/farmacisti-vaccinatori-la-fnomceo-dice-no-competenze-che-non-si-acquisiscono-con-un-corso-on-line/

(6) https://www.federfarma.it/Edicola/Filodiretto/VediNotizia.aspx?id=21636

(7) https://portale.fnomceo.it/test-sierologici-fnomceo-dice-no-allautoanalisi/

(8) https://www.onb.it/2020/09/09/covid-test-nelle-farmacie-danna-onb-scelta-inopportuna-e-illegittima-pronti-a-manifestazioni-di-protesta/

(9) http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=4397

(10) https://irp-cdn.multiscreensite.com/5de0e73c/files/uploaded/Ministero%20della%20Salute%20Circolare%20del%2009.05.2020.pdf

(11) https://www.salutelazio.it/documents/10182/59078875/determina_G05717_13_maggio_2020.pdf/0cf02c4e-49f3-5ebb-9813-92727ac0c784

(12) http://servizissiir.regione.emilia-romagna.it/deliberegiunta/servlet/AdapterHTTP?action_name=ACTIONRICERCADELIBERE&operation=dettaglioByDatiAdozione&ENTE=1&TIPO_ATTO=DL&ANNO_ADOZIONE=2020&NUM_ADOZIONE=475

(13) http://www301.regione.toscana.it/bancadati/atti/Contenuto.xml?id=5251627&nomeFile=Ordinanza_del_Presidente_n.54_del_06-05-2020

(14) https://cdn.dday.it/system/uploads/asset/file/141/Delibera_Regione_Lombardia.pdf

(15) https://www.asdaa.it/it/news.asp?aktuelles_action=4&aktuelles_article_id=642654

(16) https://parma.repubblica.it/cronaca/2020/09/17/news/covid_test_gratis_in_farmacia_per_alunni_e_genitori_in_emilia-romagna-267578890/?fbclid=IwAR3BUx44vsHNIguXl5dseOMshsp80P93dRKQtkWNmhvVjgohuoxsoArrZcc

(17) http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=3609&area=farmaci&menu=dfarm

(18) https://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/dettaglioAtto?id=37873&articolo=1

(19) http://www.farmacista33.it/covid-sinasfa-per-sicurezza-in-farmacia-aggiornare-documento-di-valutazione-rischi/politica-e-sanita/news--52445.html