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13/09/2021 di Sinasfa
STA A VOI GIUDICARE QUESTA IPOTESI DI ACCORDO DEL RINNOVO DEL CONTRATTO

Questo articolo potrà essere modificato in base ad ulteriori sviluppi della situazione.

Siamo venuti a conoscenza, attraverso comunicati stampa dei vari sindacati di categoria, che è stata firmata un' ipotesi di accordo del rinnovo del contratto che ci auguriamo venga sottoposta al giudizio della categoria.
La nostra sensazione è che è già tutto deciso, così come vi avevamo informato con il nostro ultimo articolo cercando di creare attenzione all'interno della categoria.


In ogni caso, il contratto viene rinnovato dai sindacati più rappresentativi della categoria che sono CGIL, CISL e UIL e come si evince dal loro comunicato stampa, anche grazie alla mobilitazione di alcune organizzazioni di categoria dei farmacisti non titolari, sono riusciti a raggiungere questo traguardo al quale hanno dato una valutazione “complessivamente positiva”.
Le organizzazioni dei farmacisti non titolari, che hanno anche invitato i colleghi ad iscriversi ai sindacati confederali, con la loro mobilitazione hanno portato Federfarma a riaprire il tavolo che dopo una trattativa ostica, scrivono i sindacati nel loro comunicato stampa, hanno rimosso pressoché tutti gli ostacoli.  

L'intero comunicato del sindacato lo potete leggere in fondo al nostro articolo.

Sinasfa è stato fondato nel 2012 ed è diventato operativo nel 2013, anno in cui è scaduto il nostro contratto. Pur non essendo al tavolo delle trattative, Sinasfa ha sempre cercato di farsi portavoce dei problemi reali della categoria facendo pressione in ogni sede e con tutti i mezzi a sua disposizione affinché le nostre richieste fossero prese in considerazione ed inserite nel nuovo contratto. Non conosciamo l'intero documento, ma al moment abbiamo l'impressione che nessuna delle nostre richieste sia stata presa in considerazione. 


IL NOSTRO GIUDIZIO SU QUESTA IPOTESI DI CONTRATTO NON PUO’ ESSERE POSITIVO.


Innanzitutto non escludiamo che ci possano essere altri articoli del nuovo contratto, non ancora evidenziati dai comunicati stampa dei sindacati, che potrebbero non esserci troppo favorevoli.


Aumento di 80 euro lordi.

Vi ricordo che l'ultima tabella economica è del 2011 e noi sopravviviamo con quello stipendio da dieci anni. Il nostro stipendio è fermo e tutto intorno a noi è aumentato. Il prossimo contratto se va bene sarà firmato tra sette o otto anni, per cui questi 80 euro sono il nulla assoluto anche rispetto a tutti i soldi che abbiamo perso in questi nove anni di assenza di rinnovo. Nel leggere questa ipotesi di contratto, ci sentiamo offesi e indignati.


Professionalità nell'ambito della "Farmacia dei servizi".
Siamo nel comparto del commercio e come vi abbiamo più volte scritto non conviene a nessuno se non a noi passare nel comparto della sanità privata. Come vedete e come previsto ampiamente restiamo nel comparto del commercio eppure organizzano una figura dedicata alla "farmacia dei servizi" ignorando completamente le richieste della categoria di passare al comparto della sanità privata

Permessi retribuiti.
Ormai si è arrivati al paradosso che mantenere un diritto acquisito è diventato una "vittoria".
Quindi in teoria c'è da aspettarsi che gli stessi attori nel prossimo rinnovo possano anche ampliare queste riduzioni, in altri articoli del ccnl per tutti i colleghi.
Con questa norma esiste il rischio concreto che per le assunzioni si possano preferire farmacisti che per almeno 6 anni non abbiano il 100% dei permessi retribuiti e che i colleghi che cambieranno farmacia, senza avere ancora sei anni di anzianità, si ritroveranno ad avere meno ore di permessi. Attendiamo comunque ulteriori informazioni.

Bilateralità.
Riforma dell'ente finanziata anche da noi . Ci chiediamo se questo prelievo che sarà fatto probabilmente dalla nostra busta paga, sarà fatto d'ufficio direttamente o dovremo dare il nostro consenso? Obbligatorio o su base volontaria?

Assistenza sanitaria integrativa.
Attendiamo prima di conoscerne i dettagli, poi ci esprimeremo nel merito.

Somministrazione vaccini.
Non specifica se covid, influenza o entrambi. Attenderemo anche in questo caso ulteriori dettagli anche se abbiamo più volte espresso la nostra opinione in proposito.
Nessuno è obbligato a somministrare vaccini, ognuno è libero di fare quello che vuole assumendosene la responsabilità e rispondendone personalmente nel caso ci fossero problemi, anche perché al momento non abbiamo letto di alcun “scudo penale” per la somministrazione dei vaccini per l’influenza.
Il compenso sono due euro lordi a somministrazione. Lasciamo a voi il commento.

CONCLUSIONI
E' sotto gli occhi di tutti che con l'essere disponibili si viene ripagati in questo modo.
Purtroppo se si vogliono raggiungere dei risultati bisogna cambiare radicalmente atteggiamento, altrimenti è inutile lamentarsi. Se ci spetta di fare una cosa la si fa altrimenti vista l'ipotesi di contratto e il mancato passaggio di comparto, bisogna smetterla di essere disponibili e fare qualsiasi cosa che ci venga richiesta che non sia obbligatorio fare.
Tutti decidono per noi come se noi non esistessimo, solo questo basta per farci capire che siamo due categorie distinte e separate Titolari e Non titolari e come tali dobbiamo organizzarci per riequilibrare questo sistema che ci mortifica e che continuerà a farlo, se non ci diamo da fare, per tutta la nostra vita lavorativa. Ne abbiamo i mezzi e le possibilità sta a voi decidere.

QUESTO E' IL COMUNICATO DI UNO DEI SINDACATI AL TAVOLO.

 

 

FARMACIE PRIVATE, RINNOVATO IL CONTRATTO NAZIONALE

Ad otto anni dalla scadenza, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs siglano con Federfarma l’ipotesi di accordo, applicato a circa 60mila addetti

Rinnovato il Contratto Nazionale applicato ai circa 60mila addetti delle oltre 18mila Farmacie Private. Ad otto anni dalla scadenza i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno siglato con l’associazione datoriale di settore Federfarma l’ipotesi di accordo, che punta a valorizzare le professionalità, oltre a riconoscere un giusto adeguamento salariale. Il settore a regime conta complessivamente circa 20mila farmacie, comprese le farmacie pubbliche.

I sindacati, tenuto conto delle posizioni espresse da Federfarma nel corso di questi anni e delle caratteristiche della presenza sindacale nel settore, esprimono una valutazione complessivamente positiva sull’Ipotesi di accordo, che consente di concludere una difficile vertenza e di riaffermare la funzione del contratto nazionale di lavoro quale fondamentale tutela per i lavoratori e le lavoratrici.

Nel comunicare alle proprie segreterie territoriali il risultato raggiunto, le segreterie nazionali dei sindacati che rappresentano la categoria sottolineano l’impegno di lavoratrici e lavoratori nella difficile fase della trattativa, chiusa grazie anche alle azioni di lotta e rivendicazione messe in campo in questi anni. Non ultima la mobilitazione nazionale programmata lo scorso aprile, al termine dell’ennesimo, infruttuoso incontro con la controparte datoriale.


Allora, la mobilitazione era stata decisa per denunciare alle Istituzioni e all’opinione pubblica la paradossale situazione nella quale lavoratori e lavoratrici venivano chiamati ad un nuovo atto di responsabilità (campagna vaccinale COVID 19) dopo aver garantito per oltre un anno il servizio sanitario indispensabile nella fase emergenziale, pur in assenza di qualsivoglia tutela contrattuale specifica e vedendosi negare da quasi otto anni il giusto riconoscimento salariale per la propria professionalità.

La mobilitazione aveva sortito i suoi effetti, portando Federfarma a riaprire il tavolo del confronto nel merito di questi problemi e in tempi circoscritti. Una trattativa ostica, che però si è risolta con la rimozione di pressoché tutti gli ostacoli.

Il risultato previsto dall’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto Nazionale è così sintetizzabile:

Professionalità: si introduce una nuova figura professionale nell’Area Quadri che, nell’ambito della “Farmacia dei servizi”, svolga attività di gestione di uno specifico settore o area oppure assuma la responsabilità del coordinamento dei servizi nelle Farmacie organizzate per svolgere pluralità di servizi.

Permessi retribuiti: confermato il diritto per i lavoratori in forza, si introduce un criterio di maturazione progressiva per i nuovi assunti: per coloro che saranno assunti dal 1° novembre 2021 dai titolari di Farmacie fino a 40 dipendenti, le ore di permesso aggiuntive alle ex festività (40 ore) verranno riconosciute in misura pari al 50%, decorsi tre anni dall’assunzione e in misura pari al 100% decorsi sei anni dall’assunzione. A tal fine si terrà conto anche del servizio prestato presso altre Farmacie e del periodo prestato in contratto a tempo determinato o di apprendistato.

Assistenza sanitaria integrativa: si introduce il diritto alla prestazione a totale carico del datore di lavoro nella misura di 13€ mensili. Ove non sia individuato il Fondo bilaterale per l’erogazione delle prestazioni, il lavoratore percepirà un importo retributivo di pari importo.

Bilateralità: si prevede la riforma dell’Ente Bilaterale, secondo criteri di efficienza e certezza di prestazioni. Il suo finanziamento sarà ripartito tra datori di lavoro e dipendenti e decorrerà al momento di completamento del predetto cambiamento.

Salario: l’aumento salariale è pari a 80€ mensili, a decorrere dal 1 novembre 2021, in unica soluzione.

Durata: il nuovo Contratto scadrà il 31 agosto 2024.

A latere dell’Ipotesi di accordo è stata sottoscritta anche l’intesa relativa all’affidamento alle Farmacie del Piano Nazionale vaccinale e delle attività di screening per il Covid-19 mediante tamponi antigenici rapidi e test sierologici. Essa prevede la costituzione di un Osservatorio Nazionale e di Comitati Regionali paritetici cui è assegnato il compito di individuare e suggerire, anche attraverso apposite linee guida, adeguate soluzioni al fine di dirimere eventuali problematiche; inoltre, si conviene il riconoscimento di un compenso aggiuntivo non inferiore a 2,00 euro lordi, per ciascuna vaccinazione effettuata dal farmacista; quest’ultimo potrà, in alternativa, optare per un compenso forfettario annuale nella misura di 200,00 euro lordi.