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03/04/2022 di Sinasfa
Rinnovo CCNL Farmacie Private. Azzerata per tutti i farmacisti l'anzianità di servizio antecedente il 1° novembre 2021 in caso di nuova assunzione relativamente ai permessi retribuiti.

Rinnovo CCNL Farmacie Private.

Azzerata per tutti i farmacisti l'anzianità di servizio antecedente il 1° novembre 2021 in caso di nuova assunzione relativamente ai permessi retribuiti.

A distanza di cinque mesi dal rinnovo del contratto  si delineano sempre più chiaramente le conseguenze che giorno per giorno ricadono su  tutti noi di un accordo che potrebbe essere definito uno dei peggiori  di sempre. Non abbiamo la presunzione di parlare  a nome di tutta la categoria visto che altre organizzazioni di farmacisti non titolari  hanno appoggiato i sindacati al tavolo, affinché fosse firmato questo accordo con norme che a nostro modo di vedere ci penalizzeranno per decenni.

In questo comunicato vi chiariremo come funzioneranno i permessi retribuiti dal 1° novembre 2021, seguiranno altri articoli su ulteriori punti del rinnovo.

Cosa cambia con il nuovo contratto.

Con il vecchio contratto avevamo come permessi  le quattro festività abolite  e 40 ore di permessi retribuiti.

Con il nuovo,  tutti i farmacisti cha abbiano 5, 10, 20 anni o più di anzianità di servizio o che siano neolaureati, se assunti dal 1° novembre 2021 saranno equiparati per quanto riguarda i permessi.

L'anzianità antecedente a tale data si azzera e verrà riconosciuta l'anzianità di servizio solo a partire dal 1° novembre 2021 in poi.

Al momento dell'assunzione non si avranno più a disposizione le 40 ore di permessi retribuiti ma solo 32 ore di ex festività. Le quattro festività abolite diventano 32 ore di permessi fruiti individualmente in periodi di minore attività e mediante rotazione dei lavoratori che non implichi assenze tali da ostacolare il normale andamento dell'attività della farmaci.

Solo dopo tre anni i collaboratori matureranno 20 ore di permessi retribuiti e si dovrà attendere il primo mese dopo il completamento del sesto anno di lavoro per maturare  40 ore di permessi. 

Conseguenze pratiche ed economiche.

I colleghi assunti prima del 1° novembre 2021 mantengono invariate le 32 ore di ex festività e le 40 ore di permessi fino a che non cambiano farmacia, poi potranno conservare l'anzianità di servizio solo a decorrere dal 1°novembre 2021 in poi.

Chiunque firmerà un nuovo contratto dal 1° novembre in poi potrà godere soltanto delle 32 ore di ex festività e maturerà nell'arco di sei anni, considerando anche l'anzianità di servizio dal 1° novembre 2021 in poi,  le 40 ore di permessi retribuiti.

Questo creerà enormi problemi. Cosa farai se ti si apre l'opportunità di una farmacia vicino casa sapendo che perderai 40 ore di permessi retribuiti o 450€ se te li fai pagare? Cambierai farmacia se non ti trovi bene in quella dove lavori attualmente sapendo che dovrai attendere sei anni per poter usufruire di 40 ore di permessi retribuiti ?

Da un punto di vista economico, chi ad esempio è assunto il 1° novembre del 2021 sperando di lavorare continuativamente per i successivi 6 anni, perderà rispetto al vecchio contratto 180 ore di permessi in 6 anni, permessi che se non usufruiti vengono pagati in busta paga entro il 30 giugno dell'anno successivo e che ammontano a circa 2000 € lordi per 180 ore, in pratica 450 euro l'anno per i primi tre anni.

Riflessioni

Federfarma a nostro parere ha raggiunto tutti gli obiettivi che si era prefissata per questo rinnovo, per cui pur essendo la nostra controparte, per onestà intellettuale,  non possiamo che  riconoscere che i loro farmacisti sindacalisti  hanno svolto in maniera esemplare il mandato conferito loro dai  titolari di farmacia loro iscritti.

Per quanto riguarda noi farmacisti collaboratori, abbiamo ancora una volta avuto la conferma che alle chiacchiere di circostanza per l'importanza e per la professionalità con cui svolgiamo il nostro ruolo  non ci è stato dato un minimo di riconoscimento. Anzi!  Nonostante tutto quello che è accaduto in questi anni di pandemia e la nostra disponibilità incondizionata che ha portato centinaia di milioni di euro nelle casse dei titolari, siamo stati come al solito ripagati con un rinnovo che ci ha tolto diritti acquisiti e ricompensati con un aumento di 0,25 centesimi l'ora. E' da oltre 40 anni che le cose vanno così per cui è inutile continuare a prenderci in giro sperando che la prossima volta qualcosa possa cambiare.

Se non vogliamo restare in queste condizioni, che non potranno che peggiorare nel corso degli anni e con i prossimi rinnovi, dobbiamo cambiare radicalmente questo sintema che a nostro modo di vedere  tutela solo ed esclusivamente la farmacia e non il farmacista. E' possibile farlo e secondo noi è arrivato il momento di organizzarci con tutti i mezzi a nostra disposizione per riequilibrare questo sistema, pertanto invitiamo i colleghi che volessero impegnarsi concretamente a contattare  Sinasfa.