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21/09/2021 di SINASFA
Secondo te è da accettare o da respingere questa ipotesi di contratto?

Adesso è sicuro, l'aumento proposto è di 80 euro lordi e non ci sarà erogata l'“una tantum”.

Per darvi un’idea, l'una tantum nello scorso rinnovo del CCNL fu di 850,00€ per il primo livello e di 955,91 per il primo livello super.

Le cifre si evincono dalla tabella economica del 14/11/2011 ad integrazione del contratto firmato il 26 maggio del 2009 e l'una tantum, se interpretiamo bene, riferita ad una vacanza contrattuale di cinque anni in riferimento al CCNL scaduto nel 2006.

Questa è una erogazione salariale di natura risarcitoria utile a colmare il danno subito dal lavoratore a causa del ritardo del rinnovo del contratto ed è riconosciuta a tutti i lavoratori sia part time che full time.

La concessione o meno dell'una tantum dipende dall'accordo tra le parti sedute al tavolo della trattativa.

È innegabile che abbiamo subito un danno economico irreversibile ed irrecuperabile sul nostro stipendio che in futuro si rifletterà anche sulle nostre pensioni.

Ad uno stipendio misero ed inadeguato corrisponderà alla fine della nostra attività lavorativa una pensione altrettanto misera.

Basta questo per dire che non è possibile accettare questa ipotesi di accordo.

È inconcepibile che dopo nove anni non si abbia diritto ad un "risarcimento" consistente e ad un aumento adeguato, questo lo diciamo non solo come esponenti del sindacato ma anche come farmacisti che già oggi non arrivano alla fine del mese con questo stipendio.

Firmare questo accordo significa mettere in ginocchio la categoria e costringerla probabilmente  a sopravvivere  quasi con lo stesso stipendio concordato con il costo della vita del 2011 fino ad almeno il 2028, se non oltre, considerando la media degli anni che occorrono per rinnovare il nostro contratto.

80 euro sono il nulla assoluto anche in previsione degli aumenti annunciati in tanti settori che influiranno enormemente sul nostro potere d'acquisto.

Sinasfa non può che respingere questa ipotesi di accordo ma noi possiamo parlare per i nostri iscritti, per i colleghi che in questi anni ci hanno chiesto di rappresentarli di tutelare i loro diritti e di farci portavoce delle loro esigenze (leggi "CCNL le richieste dei farmacisti non titolari" sul nostro sito).

I farmacisti italiani non titolari nell'ambito delle farmacie private riteniamo siano almeno 60 mila e noi non possiamo parlare per tutti loro. 

Noi diciamo no a questo accordo, ma altre organizzazioni di non titolari che hanno appoggiato i sindacati confederali, hanno manifestato con loro ed hanno invitato i colleghi ad iscriversi a quei sindacati evidentemente hanno una visione diversa.

Sia ben chiaro, evitiamo equivoci e strumentalizzazioni, tutto assolutamente comprensibile, loro sono i sindacati al tavolo della trattativa e se i colleghi di queste organizzazioni di non titolari li hanno appoggiati, visto che la trattativa è durata quasi nove anni, riteniamo che sapessero di cosa si stesse parlando, quali erano le proposte fatte dai sindacati e come si stava sviluppando l'ipotesi di accordo.

Non possiamo nemmeno prendere in considerazione la possibilità che si appoggi qualcuno, che si collabori ad un percorso di rinnovo senza conoscerne i contenuti, per cui dobbiamo ritenere che queste organizzazioni e i colleghi da loro rappresentati sono d'accordo o non sono del tutto contrari a questa ipotesi di accordo.

Il solo modo per dirimere la matassa  è che questa ipotesi di accordo venga sottoposta al giudizio della categoria attraverso un REFERENDUM, sarebbe gravissimo se così non fosse e se altri decidessero ancora una volta per noi.

Il sindacato è l'istituzione deputata a firmare il CCNL e a fare gli interessi della categoria che rappresenta, firmare il rinnovo senza la nostra approvazione darebbe adito a molti di pensare che si sono tutelati altri interessi a discapito dei nostri.

SINASFA VI INVITA A COLLABORARE

Se dobbiamo lottare per i nostri diritti, se vogliamo raggiungere degli obiettivi dobbiamo collaborare e ognuno deve fare la propria parte. Il contratto deve essere firmato ma con l'una tantum e con un aumento adeguato, noi non abbiamo la percezione che le farmacie siano sull'orlo del fallimento.

Come forma di protesta, per i colleghi che sono sulla nostra stessa posizione, la prima cosa che possiamo fare per dare visibilità al nostro malcontento è non iscriversi al corso per i vaccini e votare in massa i sondaggi così da far capire bene la posizione dei farmacisti non titolari.

A) Fino a quando il contratto non sarà firmato in maniera adeguata vi invitiamo a NON FARE i corsi per le vaccinazioni antinfluenzali, non è obbligatorio e non esistono norme che impongano di somministrarli nemmeno se la farmacia aderisce. Non rientrano in alcuna emergenza nazionale e non viene applicato al momento nemmeno lo scudo penale. Siamo in un Paese democratico e nessuno può obbligare qualcuno a fare qualcosa contro la sua volontà. Ricordiamoci che esiste il codice deontologico e nel caso vi fossero situazioni "particolari" si possono sempre  coinvolgere gli Ordini dei Farmacisti o altre istituzioni affinché vengano fatte rispettate le regole.                                                                                           Vota il sondaggio sui vaccini sul sito Sinasfa.

B) Vi invitiamo ad esprimere il vostro parere votando il sondaggio che abbiamo messo sul sito Sinasfa che chiede se  firmare o meno questo contratto così com'è.

Questo è solo un primo step per incominciare ad aggregarci e a collaborare man mano che ci parleremo che ci confronteremo daremo vita ad ulteriori iniziative affinché sia chiaro che non siamo più disposti a subire.

Condividete e chiedete di condividere questo articolo in modo che tutti lo possano leggere e decidere cosa fare.

Altri temi, tra cui il mancato passaggio al comparto della sanità privata saranno trattati in un prossimo articolo, al momento riteniamo sia questa la priorità più urgente ed immediata.

Ringraziamo la Molaro Graphic per la realizzazione dell'illustrazione nellarticolo.